incluse nell'antologia (pagg 50-60) 8 mie poesie e precisamente:
DONNA FIORE
Fusione di corpi
di vegetali essenze,
accostamento di visi,
congiunzione di labbra,
incantesimo
di arboree divinità
nell’abbraccio
d’amore.
Animismo
in schegge di volti
trasfigurati confusi,
magica simbiosi
di vegetazione e natura,
Palpebre come petali,
ciglia come pistilli,
iridi come nuvole.
Occhi dolci,
sensuali,
trasognati,
ammiccanti,
in mutazione
con rigogliose corolle,
con steli dolcemente
appassiti,
con scuri tronchi inariditi.
Soffuso
mistero
di sguardi
sognanti,
profondi,
penetranti,
languidi,
magnetici.
Specchio
dell’io recondito,
dell’universo
di introspezione,
di percezione fantastica,
di spiritualità
racchiusa
nel profondo.
SOGNI SULLA SABBIA Venature luminose intessono una fluttuante rete d’oro sulla distesa trasparente rifrangendosi tra le pieghe della sabbia.
chiara,
sottilissima,
uno strato
impalpabile
di scura
polvere lavica.
La risacca
disegna
arabeschi in bianco e nero,
sfumate ondulazioni di grigio,
arcani segni astratti,
variegati chiaroscuri a coda di pavone,
cupe striature su fondo argentato,
che rapidamente
cancella
nel perpetuo,
eterno,
infinito
movimento
del mare
per ricrearne altre e altre e altre ancora
come i volatili sogni
che il sonno
quotidianamente
disegna
e il risveglio
cancella.
FORIO
ingoiate da ombrosi sottarchi.
Grigi portali di pietra
custodi di storie trascorse.
Torri di guardia corrusche
mutate in gentili dimore a
rimirare le onde.
Squame dorate di cupole lucenti
e bulbi di campanili barocchi.
Pagliuzze d’argento,
scintilla la sabbia che il sole
rifrange.
Malìa amniotica di tiepide acque
coccole di fanghi cremosi
a evocare sensazioni sospese di
dolcezze perdute.
Carezza leggera di brezza di mare
sfiora la pelle con dita d’amante.
Un fremito dolce percorre la
schiena
fremito dolce di vita di sogno di
pace.
AMOR DI GATTA
Licia, una micia trovatella
che qualcuno ha abbandonato,
mi ha adottato.
Io le parlo, lei mi ascolta,
mi capisce.
Cosa strana per un gatto: mi
ubbidisce!
Manifesta come può tanto amore e
attaccamento:
va cercandomi per casa, si
strofina
e poi, languida, mi si sdraia vicina.
Tra effusioni e tenerezze
ogni tanto si ribella e ci scappa
qualche morso,
qualche graffio involontario.
Quando leggo,
quando scrivo
salta in braccio e fa le fusa,
ma è gelosa del computer
che le ruba le carezze
ed attenta alla tastiera con
unghiate micidiali.
Mentre mangio vuole un poco del
mio cibo,
anche solo un assaggino,
e ritorna poi al suo piatto
Se la lascio qualche giorno
la ritrovo alquanto offesa:
si è sentita trascurata.
Viene a farsi accarezzare con
sussiego, gioca a stento,
ma che micia permalosa!
Forse, un poco mi assomiglia…
RONDINI
Cacciate dalla furia demolitrice, una coppia di rondini dopo decenni è ritornata sotto il portone del vecchio palazzo. Che emozione rivederle da vicino come quando ero bambina!
Intrecciano voli e garrule
disegnano cerchi nell’aria azzurra
aprendo la coda in un ricamo a
traforo.
Una dorme la sera nel nido,
l’altra si appisola
sul ramo di una pianta del
cortile.
Affidate con totale fiducia
all’umana stupidità,
sistemate a poca altezza,
si potrebbe toccarle.
IL VENTO
Il vento tormenta l’antica
araucaria, il gigante immobile
geme nei rami, uccelli
impazziti cercano i nidi divelti e una
pigna enorme precipita giù con un tonfo.
I primi fiori della mimosa
spezzati
volteggiano
nell’aria gelida
in mulinelli
di foglie appassite.
Gli spifferi penetrano
sotto la porta
il fumo del camino
risospinto nella cappa
invade la cucina
e fa lacrimare i miei occhi.
Piango per il bruciore e
piango perché ho male dentro
DESIDERIO DI VITA
Nel giardino dell’antica villa
un groviglio di piante
inselvatichite.
Nessuno vi entra mai,
solo i gatti si
avventurano
nelle cacce notturne,
un’infinità di uccelli
ha il nido tra le fronde.
L’intrico della passiflora
avviluppa il tronco dell’abete
soffoca il banano,
ha già strangolato l’alloro.
Sotto la corona verde
della palma foglie secche
pendono tristi lungo il tronco.
Nell’abbandono la natura
prende il sopravvento.
Le vecchie piante lottano
per sopravvivere,
spendono gagliarde
le ultime forze,
come mature signore
che a ragnatela di dolori
indomite oppongono
desiderio di vita
FANTASTICHERIE ROMANTICHE Un ricciolo di malinconia avvolge le cose. Il minuetto dei ricordi la accompagna. Sfocati, i pensieri si allontanano. Serena compostezza di dame che intrecciano danze.
riverbera rimembranze
e intrighi e amori a rimpiattino
tra gli alberi del viale.
Edera e glicine si arrampicano
al balcone dove lei
giorno dopo giorno
invano lo attende.
Pennellate rosa si inseguono
gli uccelli raggiungono i nidi
E’ pace intorno.
Veronica cerca pace in sé.
Ma eccolo alfine!
Si avvicina in un impeto crescente
di passione
l’avvolge, l’accarezza, la
possiede con frenesia.
Fusi in un solo corpo, disegnano
vortici di luce.
Remote sonorità, il corpo
femminile
si inarca sinuoso al suono dei
timpani,
ondeggiano i veli, il fumo del
narghilè ottenebra i sensi.
Sprofonda in una dimensione di
oblio che la culla e l’accarezza.
Nubi oscure e dense sull’orizzonte
alberi solitari nella grigia
distesa
e il commiato degli ultimi raggi.
Poi tutto si assopisce.