giovedì 13 novembre 2008

Il Brigante 13.11.08

LE VILLE DI NAPOLI

È in libreria il saggio di Yvonne Carbonaro e Luigi Cosenza

C’è da rimanere seriamente disorientati, a confrontare l’immagine che Napoli offre di sé, oggi, a chi la guardi dal mare con quella raffigurata nella Tavola Strozzi (1464), passando attraverso tutte le rappresentazioni grafiche e/o pittoriche realizzate, quanto meno, fino alla prima metà del secolo XIX: la progressiva sottrazione alla città delle aree libere/verdi, infatti, è anche fin troppo evidente e diviene sempre più incalzante, col trascorrere del tempo. Pur nella sventura, però, fortuna ha voluto che il modulo edilizio inizialmente prescelto sia stato, per lo più, quello della villa, poi, gradualmente abbandonato, quando un’esasperata – e, a tratti, distorta – applicazione del principio economico del minimo mezzo ha suggerito di conseguire l’incremento complessivo dei volumi, attraverso la “verticalizzazione” del prodotto edilizio.



Per questo profilo, perciò, torna particolarmente interessante la lettura del saggio di Yvonne Carbonaro e Luigi Cosenza, "Le ville di Napoli" (Roma, Newton Compton editori, 2008, p. 446, €. 25,00), che, seguendo, passo dopo passo, le vicende della relazione fra questo modulo edilizio e il territorio cittadino, fa emergere, oltre all’ovvia successione delle forme stilistiche dell’architettura, anche i mutamenti di preferenza per le diverse aree della città, da parte dei committenti. Prendendo l’avvio dalle ville romane – quella del celebre generale buongustaio Lucio Licinio Lucullo e quella di Vedio Pollione –, la rassegna si snoda, attraverso l’edilizia aragonese, quella vicereale e quella borbonica, fino agli anni d’oro del “Liberty”, che a Napoli – e, soprattutto, al Vomero – trovò terreno particolarmente favorevole, e del razionalismo, che in Luigi Cosenza (senior) ha avuto una delle “punte di diamante”, per concludersi con Villa Gilda, l’ultima grande “villa di delizie” napoletana, che sorge ai Colli Aminei. Né soltanto il territorio urbano è preso in considerazione dagli autori, ché episodi extraurbani di particolare rilevanza, come quelli delle Ville vesuviane o della caprese Villa Malaparte, vi trovano, ugualmente – e giustamente –, spazio. Un ricco apparato iconografico e documentario completa il volume, che s’avvale della prefazione di Mimmo Liguoro e che sarà presentato, mercoledì 12 novembre 200, alle ore 18:00, nella Libreria Feltrinelli (via S. Tommaso d’Aquino, 70, Napoli), da Giancarlo Cosenza e Franco Lista, moderati da Andrea Jelardi, e, ancora, giovedì 20 novembre, alle ore 18:30, nella sede del Koesis Club (Via L. Sanfelice, 2 , Napoli), con proiezione d’immagini, da Davide M. del Vaglio e da chi scrive queste righe.

Sergio Zazzera

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